giovedì 1 gennaio 2009

Chi vincerà Sanremo nel 2030.


Aspetta un attimo. In uno dei post precedenti (che poi che fastidio, la precedenza temporale in un blog diventa conseguenza spaziale; dio, anche per questo tu meriti che ti abbiano x-fisso proprio il figlio hippie, fra i tanti tuoi illustri bastardi illegittimi che avrai disseminato di certo), in un post-o precedente dicevo, c'era un punto dove ho tirato fuori il biasimo per il cane.

Che bello, ora ricordo. Il sottotitolo di quanto sto scrivendo ora potrebbe essere È il cane il peggior nemico dell'uomo?, risposta: Sì, lo è.

Ma ecco che sale il fastidio (mio), e con lui vien meno la bestemmia creativa.

I cani sono brutti e stupidi, ma questi sono dettagli. T'inculano con la loro breve fase cuccioloide, che regala loro attimi di (come diceva Andreapazienza) ciccipucceria. Ma più ancora che brutti e stupidi, essi sono sporchi.

Io non riesco a immaginare niente di più sporco di un'entità che oltre a essere sporca di suo ha dei movimenti autonomi e convulsi e delle propaggini pelose carnose e umide che oscillano proporzionalmente alla quantità di moto del tronco. Hai mai percepito il fiato di un cane? Anche se il consorzio umano sucks, io torno ad amarlo quando ricordo che una sua regola non scritta esige la ghettizzazione sociale immediata di qualsiasi suo esponente con un alito che puzzi un decimo di quello del cane meno molesto. E ci credo che puzza: quelle costosissime orribili scatolette di cui sono ghiotti contengono sostanze il cui odore si aggrappa a qualsiasi oggetto solido nel raggio di chilometri, sostanze che danno dipendenza gastronomica a lui e schiavitù economica a te, le stesse sostanze che devono drogarlo a vita più di Ben Johnson a Seoul '88. In più facci caso: giù in istrada queste bestie immonde si leccannùsano reciprocamente le merde.



Che schifo, i cani. E pure tu, evitami l'immaginazione della tua faccia indignata per le mie affermazioni e rispondimi: cosa penseresti di qualcuno che fa la cacca per strada e che avesse però il culo ben peloso, e che poi con i suoi bei peli del culo smerdati ti venisse ad accarezzare tutto il pavimento dove magari ci sono bambini che camminano scalzi, e magari ti salisse pure sul letto? Guarda, spero che qualsiasi partner io incontri in futuro ciabbia l'aids piuttosto che il cane. Almeno per l'aids puoi indossare il preservativo e dire “scusa eh, è per quel fatto che ciai l'aids”. Col cane primo, non c'è un cazzo da indossare che tenga duro contro il suo sporco. Secondo soprattutto, se solo provassi a esprimere del tuo disgusto un epsilon piccolo a piacere (come dicono sarcasticamente i matematici), il padrone del cane ti guarderebbe di uno sguardo capace di sciogliere il tuo cadavere più dei migliori acidi corleonesi. Vaffanculo, ecco 1 altra cosa che non si può dire: i cani sono orribili. No, chi amministra sconsideratamente il mondo cià tolto anche quest'altro grado di libertà: questa verità non si può dire. Pena la completa, totale messa al bando dall'Insieme Universo delle Persone Buone. Fai una ricerca su Google (che ammettilo, Google è oramai uno dei pochi e più quotati Depositari della Verità), cerca “cani”+”schifo”. Nessuno osa fiatare. Nessuno, tranne i cani flatulenti di cui sopra. “Oddio, i Cinesi si mangiano i cani, che animali!”. A parte il fatto che è come se dici “oddio, i leoni si mangiano i selvaggi, che uomini!”. Ma poi, chi lo dice che le mucche o i coniglietti o i cerbiattini o i pesciolini o le gallinelle si possono mangiare e i cagnaccinfami no? Certo, mi dirai che la carne che è stata sempre appiccicata a quei merdosi peli di culo e al tuo letto di possessore di cane fa schifo al cazzo. E di certo io ti do ragione.



I cani, i cani. Dio cane! Perché continui a dire 'porco dio', i maiali sono intelligenti, anzi dice che sono intelligentissimi, e meritano tutta la nostra simpatia per le grame condizioni in cui sono allevati e scannati e per la loro allegra e palese lontananza dalla pulizia. Anzi, dice pure che allo stato selvatico abbiano 1 kasino cura della loro igiene. I cani invece. Fanno finta di essere mediamente puliti (alcuni comunque non ci riescono proprio), e sono stupidi. Hai sentito bene, non far finta di avere nelle orecchie lo Sporcodicane: i cani sono stupidi. I sorci che vivitorturano a migliaja al dì sanno eseguire giochetti molto più sofisticati del tuo campione di sporcizia, ma com'è che di loro non te ne frega nulla, eh! Ti dà la zampa? ti riporta il legno? ti guarda? cià la lingua di fuori? corre? cià le orecchie? omiodiochemiracolo, scodinzola quando è felice cioè sempre? ci credo che è felice, non fa 1 cazzo dalla mattina alla sera. Ficcalo nel labirinto della cavia più stupida o nella ruota proporzionale del criceto più obeso; il suo sguardo nihilpotente non riuscirà a non apparire totalmente stupido anche a 1 cocciuto e permaloso come te. “Che carino, esegue gli ordini!” Vaffanculo, nell'eseguire gli ordini i tanti lavoratori del Minorile sono molto più puntuali e ossequiosi di lui. “Ma guarda come mi è fedele...” vaffanculo ancora di più: consentigli di starsene in panciolle per tutto il giorno e vedi come ti è fedele anche il forzaitaliota + paraculo. “Ma i cani tengono compagnia, io ciò 1 vero e proprio rapporto col mio cane, ecc.” e ci credo Porcocane! che razza di rapporti sociali potrebbe coltivare uno che manco ci arriva a realizzare che tiene in casa un grumo stupido e bavoso di merda semovente? Il massimo a cui puoi aspirare è insegnare “seduto!” al tuo sordido cane. Tu poi stai lì tutto compiaciuto del tuo carisma di leader opinionista, mentre lui ti sbriciola vorace sul parquet il suo impasto di pezzi di biscotto e saliva di cane. Che poi mi fai pena pure tu: non è altro che quello che succede, magari in modo più raffinato, nel rapporto tra te e chi ti governa. Ma sì dai, tieniti il tuo cazzo di cane che tanto ciò tante di quelle rogne che non sarai certo te.

Anzi, vaffanculo di nuovo, no. Ora faccio una di quelle digressioni che da sempre mi allontanano dalla normalità di una vita sociale lontano dal computer. Che mi frega. Vuoto il sacco.



Io coi mongoloidi ciò da sempre 1 rapporto pessimo. Ho fatto la primina, ero 1 anno avanti. Sono capitato in Seconda Elementare nella mia classe, e pare che in Prima ci fosse una bambina mongoloide di nome Barbarella. Mi scuso, devo scusarmi? come usa fare? del mio linguaggio forte. Però mi sembra che dire “bambina Down” o “bambina handikta” (non è un refuso, è una licenza poetica in stile kappa e spada) che poi ora pare sia brutto pure così, o “bambina diversamente abile” sia ancora peggio. Guardami nel monitor: quando io e te siamo sicuri che nessuno ci sente diciamo tutti e due 'mongoloide' per quei significati lì, oppure no? Aò, che ti devo dì; a me quantificare e confrontare e quindi ribadire le diverse abilità mi pare molto più indelicato. Somiglia a 1 mongoloide? Beh, ci sono alcune femmine orientali (maschi orientali non saprei dire) parecchio attizzanti, mi sembra che una mongola fosse stata pure premiata in qualche concorso di bellezza di livello internazionale. Secondo me dire 'mongoloide' è la cosa più carina, viene da 'mongolo' che come direbbe Tomas Milian vuol dire 'mongoloide di Mongolia' + 'oide', da 'orào', che in greco antico io lo so, vuol dire 'tipo'. 'Tipo 1 mongolo', quindi.

Certo nel mio quotidiano (ingannevole per me e per gli altri) non sarei mai così crudo, e mi guarderei bene dal raccontare certe cose, ma se io e te siamo qui non è un caso. A me Barbarella metteva una paura. Era tornata, una volta, in seconda. A trovare i suoi vecchi compagnucci. A ricreazione, come arrivò, tutti le sciamarono attorno entusiasti, lasciandomi solo e turbato. Io mi ero inserito nella mia classe a meraviglia (a parte l'episodio raccontato in Caccaddosso, che comunque sarebbe arrivato alcuni anni dopo), uno di quegli inserimenti che in seguito mi sarebbero stati sempre più difficili. Ma lì, che dovevo fare? Ero l'unico a non conoscerla, se mi fossi avvicinato e le avessero spiegato che ero Il Bambino Nuovo ne sarebbe conseguita un'interazione troppo ravvicinata. E a me Barbarella metteva una paura. Immàginati di essere piccolo, ma piccolo piccolo, e di sentire le parolacce. Capisci che quando sei proprio cattivo vieni chiamato “stronzo!”, e magari quando fai uno scherzo un po' stupido ti dicono invece “mongoloide”. Tu pensa se a un certo punto a ricreazione vieni a sapere che 'Oggi viene a trovarci Franceschino' – 'ah e chi è Franceschino' – 'Franceschino è quello che c'era l'anno scorso, quello che tu non hai mai visto, quello lì, il Bambino Stronzo'. La stessa cosa, solo che quel giorno c'era La Bambina Mongoloide. Credo che, pur pretendendo oggi la politically correctness sui cani, tu possa ben immaginare quanto potessi essere curioso & apprensivo. Beh, che ti devo dire. La Bambina Mongoloide aveva le guance enormi, gli occhi piccoli e una quantità di mocciolo al naso superiore alla media. Non potevo credere che i miei compagni la baciassero con quell'allegria, ad averla conosciuta doveva essere per forza simpaticissima. Ciononostante io non ce l'avrei mai fatta a baciarla così. Dicevano pure che I Mongoloidi morivano prestissimo, giovanissimi, tipo 35 anni. Ma perché. Questa cosa pure mi metteva una paura. Se Ilbuondio, quel burbero perfezionista, gli appioppava penalità del genere sin dal suo incolpevole start, allora Il Mongoloide doveva essere losco per forza. Inoltre mi percepivo intorno qualcosa che non andava: l'esistenza dei Bambini Mongoloidi era una cosa così eclatante, eppure nessun media cui avessi accesso ne parlava. Giornaletti, televisione, canzoni da chiesa, La Bibbia, cartoni animati. Addirittura, manco il Piccolo Missionario, tutto intento invece a sdoganarmi tonnellate di Crostedilebbrosi. Forse ero più cattivo, perfino di Francesco C.



Ogni volta, quando ne sentivo parlare, mi scoprivo a rallegrarmi colpevolmente per averla schivata, Barbarella, grazie alla mia Primina. Ancora adesso la parola 'Barbarella' più che magiche sise anni '60 mi rievoca emotivamente la sensazione della protagonista sconsiderata di un film dell'orrore. Che poi, più che dell'Orrore fu un film dell'Errore. Se non ci fosse stata la mia primina, avrei avuto un'infanzia con meno scuse per il fatto di essere sempre il più piccolo nelle classi dove capitavo, e magari un bellissimo rapporto coi mongoloidi. Invece no, ora li temo, mi fanno una paura matta. Anche in montagna dove vado sempre ci doveva essere una qualche colonia per bambini handikti, e quando dalla mia biciclettina li vedevo comparire all'orizzonte per mano ai loro accompagnatori, i loro sorrisi pazzi mi sconvolgevano completamente. Come ora, del resto. Io già non riterrei giusto avere figli (in modo financo simile a come la volpe abiura certa uva), non vorrei proprio cedere alla tentazione di perpetrare questo gigantesco equivoco che secondo me è La Vita e pare proprio che disperdendo solitariamente il seme ci stia riuscendo a meraviglia. Ma se dovessi avere 1 figlio già così svantaggiato in partenza, mi spiace per te e per me, mio spaventevole figlio mio, ma potendolo ancora fare sarebbe la Rupe Tarpea dell'aborto. È questo un concetto troppo duro per le tue cervella molli? Allora sveglia. Chiamo a testimone mr. Google, sdoganato oramai quale giudicante incorruttibile & super partes. Mi chiedevo se tirare in ballo quissopra un'immagine di mongoloide, già scettico perché non avrei inserito "il" mongoloide ma "un" ignaro particolare mongoloide, il che pare brutto per lui/lei persino a me. Comunque mentre mi si avviano gli ossidati ingranaggi della Morale, intanto ricerco "mongoloide" su Google Immagini. Oh, non cenè 1. Caromio, la Rupe Tarpea è già fra noi, in questi tempi di buffi a usura per le liposuzioni. Non posso che sperare di non finirci sopra & poi sotto pure io, che non è che mi senta un tipo tanto sveglio. Te, non so. Ricominciamo, io e te, a parlare di mongoloidi. Sarà un modo come un altro per riappropriarci del nostro diritto a un'Ontologia della Bruttezza.

Tutto questo, è ovvio, nella massima empatia con qualsiasi mongoloide o parente di mongoloidi, cui va tutta la mia considerazione. Consentimi, data la lunga premessa, di usare con noncuranza la parola 'mongoloide'. Anche perché, ti svelo in segreto nel caso non te ne fossi accorto, qualsiasi persona non sia mai stata coinvolta in parentele mongoloidi lo fa, quando si sente al sicuro. Guarda che se no ti attacco un altro pippone del genere su necri e froci.



Ok, la premessa è stata fatta. C'è una domanda, che mi pongo da anni. I miei più antichi conoscitori potranno testimoniarlo, Il Riccioletto ad esempio, benché Turpe Possessore di Cagna, non potrà non confermare quanto sto per esporre, se necessario.



Ma perché il Possessore di Cane non preferisce Possedere Il Mongoloide?



Nel senso buono – ovviamente - della parola.
Posto che il cane è

1a) spesso brutto;
2a) abbastanza più stupido di tante altre cose;
3a) davvero parecchio sporco,

il mongoloide è senz'altro

1b) molto più carino, con addosso vestiti carini;
2b) molto ma molto più intelligente e affettuoso;
3b) sensibilizzabile sulle problematiche inerenti all'igiene.



Io una mia teoria celò. Maturata in tanti anni di osservatorio. Il Padrone di Cani ha difficoltà relazionali in un mondo di suoi pari, i suoi biscotti da due lire non interessano fino a quel punto ai suoi interlocutori nonché potenziali esecutori di ordini. E allora trova nel cane il compagno ideale. A quella stupida sozza & soprattutto ingorda bestia immondamente piagnucolosamente assordantemente vorace non gli pare vero che esista la figura del Padrone di Cane, e tosto impara a riconoscere e a eseguire come significante dell'ordine impartito dal Padrone non tanto il termine quanto il tono di voce con cui esso viene pronunciato. Non è manco semantica o semiotica, è puro istinto di sopravvivenza. A parziale dimostrazione della mia teoria scientifica sta il fatto che nel cane l'evoluzione (innaturale quanto a rapidità), premia come carattere ereditario vincente non la pulizia o la sensibilità poetica, ma soprattutto la suddetta ciccipucceria. O magari L'aggressività, se il padrone è un pappamolle e mediante la grossezza del cane vuole incutere timore al prossimo suo come a se stesso. Ci manca solo che sul vello del cane del coatto, previi certi incroci con testimonials necri fortissimi negli sports, invece che l'aids spunti il Baffo della Nike.

Attento, il tuo cane ti frega soldi e vita reale. Abbasso i cani, i cani sporcano.



Ovviamente, queste sono mie considerazioni personali. Ciò non toglie che esse siano circostanziate nel minimo dettaglio, e quindi oggettive. Almeno sino a quando non ti prenderai la briga di smontare le mie argomentazioni producendone di più valide. Quello che voglio dire è che non vale andare su tutte le furie e scagliarmi contro gli anatemi del buon senso comune, dell'animalismo, del canismo, dello Sporchismo, della correttezza politica e di ogni altra radical-sciccheria che dalle mie fetide elucubrazioni potrebbe generarsi spontaneamente. La generazione spontanea e l'abiogenesi in generale sono infatti teorie confutate parecchio tempo fa. Mantieni i nervi saldi e prova a dimostrarmi a rigor di logica e oltre ogni ragionevole dubbio che i cani sono puliti, o che è vero che sono sporchi ma i loro padroni li igienizzano in modo periodico & soddisfacente, o che sì, sono sporchissimi, ma che male c'è? sei tu (cioè io) che sei paranoico, e la sporcizia non ha mai fatto male a ness1 (anche se se sosterrai questo ciavrai la scienza medica contro, si spera), e neppure il disgusto. Se ci riesci mi arrendo, lo sciemo sarò io.



Infatti, io non ho la minima idea di chi vincerà Sanremo nel 2030. Che tu sia arrivato sin qui nella lettura (e se l'hai fatto nonostante tutte le orribili crudeltà che hai letto sui cagnolini ecc. o sei un nazista schifoso o non hai principi morali o sei un gatto) ti rivela solo come il solito credulone. Posso giusto provare a ipotizzarlo, un vincitore; anche questo lo faccio da diversi anni. Precisamente, dalla serie quasi consecutiva di vittorie sanremesi di ciechi, quegli Aleandribàldi, quei Bocelli e quelle altre leopardate buonissime che secondo me ci vedevano benissimo (queste ultime) ed erano furbissime e ancora stanno a ridere per la loro vittoria e la tua dabbenaggine.



Secondo me è fortemente possibile che Sanremo 2030 lo vinca un gruppo di rock-cristiano composto da :

1 sequencer-emo
1 mongoloide (di quelli coi capelli a caschetto delle sit-com americane anni'80, colle sneakers fighe, la felpa col cappuccio e il cappellino storto che surfano col culo sul corrimano delle scale)
1 lolita dark e
1 paio di cani.

Quindi, mi dispiace che da oggi in poi se ciavevi il cane non vieni più qui a subìrti una chiacchierata. Ma nel caso è una scelta tua, io con te non ciò il minimo problema, qualsiasi razza di cane hai cià i peli troppo tortuosi per conficcarmisi nella linea telefonica. Invece, sessei x caso uno dei pavidi & silenti biasimatori di sozzerie in corpo di cane, esci la tua inconfessabilità di insensibile insensato e vienimi tosto a mettere il dito qua sotto.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Eeehhhh perché??? Questo post è puro accanimento.

Vilipendio ha detto...

Sì, è acCanimento puro, ma soprattutto verso la castrazione chimica di chi gli potrebbe un giorno girare di dire in pubblico che magari lui i cani non li trova così irresistibili, senza per questo meritarsi la visione del Canto di Natale (visto che siamo in tema) cogli occhi sbarrati e Ludovico Van come sottofondo.

Riccioletto, tu lo sai, che sarei altrettanto indignato se mi si facesse pesare la sconvenienza di biasimare il Pelato. Come vedi, te sto a partì de rima baciata. Sò n'osso duro. Mollalo sennò abbajo e te sbavo sui calzoni.

Vilipendio ha detto...

Ma poi, tuccquòcque Ricciolé! tu che già ebbi in considerazione di Grande Detentore di Cervella Autonome, tu! che invece di ribattermi colpo su colpo, mi muovi generiche accuse di (bleargh) cattiveria? Ma piuttosto me vòi fannà a dormì, che sò le sei?

Anonimo ha detto...

Una cosa terribile...

starless ha detto...

Articolo un po' estremo, senza dubbio. Lungo da commentare punto per punto, quindi butto lì commenti sparsi in base alla memoria, premettendo che: io preferisco di molto i gatti, indipendenti, eleganti, nobili, ma comunque i cani mi piacciono, finché non sono di razza microscopica, brutta e fracassona - ma lo so che anche i gatti possono essere brutterrimi.

I cani sono sporchi, ok, come tutti gli animali per definizione. Ma se la scienza medica mette in guardia contro qualcosa al riguardo non mi risulta sia per la cacca sui peli del culo, quello è un problema marginale, anche perché i cani non stanno sempre a strusciare il culo in giro, e neanche i gatti d'altra parte. Eventuali rischi sono più per potenziali malattie derivanti dal pelo e sporcizia ivi annidatasi, che io ricordi. In ogni caso, penso che in nessun trattato di medicina sia mai stato scritto "non tenete cani in casa perché sono sporchi", evidentemente il loro grado di sporcizia è ben al di sotto dei limiti di guardia per l'essere umano. Ma naturalmente tu sei liberissimo di dire che per te anche quel minimo grado è insopportabile... non per motivi di salute, ma perché proprio ti dà noia. No problem.

Perché le persone vogliono un cane: ti potrà rispondere meglio chi lo possiede, ma in effetti non riesco a trovare un motivo razionale, alla fine il motivo è "perché mi piace". Nella maggior parte dei casi penso sia una versione a-tecnologica del volersi comprare un videogioco: è un gioco, un divertimento, un mansueto compagno di giochi nel momento in cui si vuole fare due passi... quasi tutti da bambini hanno desiderato un cane per un motivo come questi (tu no?). E poi ci sono anche quelli che, come tu dici, lo vogliono per sopperire a proprie mancanze. E qui si potrebbe anche sconfinare su un discorso di penosi motivi per cui secondo me molte persone vogliono figli, ma è troppo politicalli scorrect.

Perché un cane e non un mongoloide? Suvvia, non puoi affrontare questa questione in modo razionale. Già intuitivamente viene alla mente che un cane è molto più facile da "manutenere" di un handicappato. Ma soprattutto, il viso "non regolamentare" di un mongoloide suscita sensazioni sgradevoli nel comune essere umano; vedere una forma umana deformata fa molta più impressione che vedere un mostro (e quindi figurati un cane) che di umano non ha niente. Motivo per cui, fra l'altro, è molto difficile realizzare film in computergrafica i cui protagonisti siano figure umane realistiche senza deludere gli occhi degli spettatori; non so se hai presente la bambina di Polar Express... alla fine ti ci abitui un po', ma all'inizio fa senso.
Poi al cane se sei scazzato o impegnato puoi offrire il minimo sindacale: un paio di uscite al giorno per i bisognini, pochi pasti in scodella, e per il resto puoi ignorarlo per tutta la giornata, e se devi partire magari lo metti nella pensioncina a pochi soldi. Ma un essere umano non puoi trattarlo come un cane.

La parola "mongoloide": vero che neanche il Garzanti online la cita come offensiva, ma purtroppo l'opinione popolare è importante in questi casi; se una parola è diventata offensiva nell'accezione comune, usandola rischi molto di offendere, insomma non puoi pensare che tutti i tuoi interlocutori siano razionali come te. Certo "diversamente abile" è davvero triste... ma "handicappato", sebbene un po' greve, per me ci può ancora stare.

E basta, mi pare. Non riesco a scrivere poco. E ho anche cercato di essere sintetico.

Anonimo ha detto...

Non volevo rispondere punto per punto in quanto con vilipendio so che punto per punto sarò smontato perché:
1) La mia capacità dialettica è nulla rispetto a quella di vilipendio. Sono fatto così, non mi sognerei mai di intavolare una discussione col berlusca o col veltroni o col bertinotti o con lo sgarbi perché so che la mia capacità dialettica è gravemente inferiore rispetto a quella che interverrà a difesa delle loro più impossibili provocazioni.
2) Sono pigro nel leggere, sono pigro nello scrivere, in più faccio una caterva di errori, il ché spiega in parte perché non ho un blog (ma è solo uno dei motivi percui non ho un blog). Il rispondere è quindi un giocare in trasferta, non è questo il mio mestiere (neanche il vostro) e nemmeno un mio possibile hobbie.
3) La discussione è costruttiva? Non me ne frega un cazzo non mi va di discutere in genere. Non ho intenzione di costruire nulla, o almeno non così.

Tuttavia mi accingo a giocare questa trasferta solo per questa volta perché se non mi sbaglio questo è ciò che sembra essere qui sollecitato con una certa evidenza.

Ho un cane a cui voglio bene, è un segugio femmina, preso in un canile 14 anni fa.
Diciamo subito che questo cane è pulitissimo ed intelligentissimo. I cani sono in simbiosi con l' uomo, i millenni hanno consolidato una necessità reciproca, necessità molto sbilanciata da parte del cane (ciechi, pastori, e conduttori di slitte a parte). Il cane non potrebbe vivere senza l'uomo ma questo può essere derivato anche da alcune osservazioni di Starless.

La mia analisi è tuttavia diversa da quella di Starless, magari perché conosco vilipendio da quando avevamo 4 anni. Il problema che vilipendio ha con i cani e con i mongoloidi penso che derivi dalla sua paura del diverso. Paura parente alla lontana della paura di Hitler degli ebrei. E perché no, parente del suo volersi liberare, tra gli altri degli handicappati. Il nazista non uccideva tanto per superbia quanto per debolezza, per difesa.

Vilipendio ovviamente questo non lo farebbe mai e non me ne voglia per l' accostamento. Un mio collega milanese, presumibilmente votante forza italia, si rammaricava perché avendo fatto l' obiettore, non poteva comprare un' arma da fuoco altrimenti non esiterebbe a "sparare ad un intruso trovato nel suo giardino" come in America (ed oramai anche qui). Ma io e gli altri colleghi eravamo convinti che costui non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Ma costui lo affermava contrapponendo indignazione alle nostre perplessità. Ma egli è un ragazzo sensibile ed intelligente. No way.

Nessuno qui nega che a vilipendio faccia schifo essere slinguazzato accidentalmente da un cane. Anzi è proprio così, e lo è pure per me in genere. Ma secondo me lui maschera in questo modo una sua paura di fronte ad un essere fuori dal suo controllo (ad esempio controllo dialettico), affrontandolo proprio con la dialettica in un blog, che non sarà mai letto, né da un cane né da un mongoloide. Partita stravinta per vilipendio. Contro il cane e contro gli handicappati.

Ma secondo me lo schiacciare il derelitto, l' incapace, il debole è soprattutto una provocazione nei confronti dei lettori del suo ottimo blog. E' un esercizio. E' un invitarci tutti in un esercizio che io non volevo fare, e che alla fine sto facendo. E' un po' come dire: "OK facciamo questo esercizio oggi: tutti quelli coi baffi fanno un po' schifo perché - è scientificamente provato - i baffi trattengono un sacco di piccole merdine di cibo". Ora, mio padre ha i baffi, ma come rispondere ad una trattazione di due pagine dove si dettagliano i motivi per cui i baffi sarebbero una cosa schifosa? Io in genere passo. Prenderlo sul serio è un esercizio estenuante e per me poco costruttivo, infruttuoso, worthless.

Io, mio malgrado, sono un po' permaloso. Il descrivere tutti quelli con i baffi come dei coglionazzi a me darebbe fastidio perché mio padre li ha. Avrei preferito che vilipendio evitasse questa provocazione perché se provocazione non fosse, descrivere i cani come degli esseri schifosi, a me permaloso, mi dovrebbe far pensare di essere visto da vilipendio come uno che va in giro con uno stronzo al guinzaglio. Io non avrei un' opinione elevata di uno che va in giro con 20 Kg della monnezza di Napoli al guizaglio. Mi dovrebbe far venire dei dubbi sull' opportunità o meno di avvertire vilipendio nell' eventualità delle nostre passeggiate col cane. Magari, ho pensato, gli dà proprio fastidio. E quindi, deve essere una provocazione, un esercizio di dialettica per noi tutti. Infondo tutto il blog è pieno di intelligenti provocazioni. Questa per me lo era di meno. Magari perché ho il cane.

Ora - punto per punto: sull' igiene, ciò che ha detto Starless va bene anche per me. Quanto all' intelligenza, ai cani non si deve chiedere di scrivere poesie in sanscrito o risolvere calcoli infinitesimali. I cani sono fra gli animali più intelligenti punto.

Vilipendio - sono convinto che avrai già pensato al paradosso costituito dal fatto che eri affezionatissimo al pappagallo cha hai avuto per anni, nonostante esso sporcava (più del cane? meno del cane? solo nella gabbia? non lo so ma se chiedi al figlio di Piero Angela cosa ci sta a livello microscopico sul fondo della gabbia ci svolterebbe un paio di puntate di Ulisse) e nonostante esso non risolveva integrali tripli nel suo tempo libero.

La risposta è quella data sopra, la tua secondo me è una avversione psicologica, al pari della mia quando mi mettono a disagio le domande disinibite di un bambino, al pari del mio rifiuto dell' informatica sino al 1999, di tutto ciò che è fuori controllo, come le urla pazze dell' handicappato, le sue bave, tutte paure che secondo me dovresti abbattere come io devo abbattere le mie. Di certo non le devi aggredire, quella è stata la tecnica di Goebbels.

Ma di nuovo - ciò che veramente rimane di tutto ciò, così ovviamente sbagliato, è secondo me una sfida sulla scacchiera della dialettica dove io perderò sicuramente perché incapace e svogliato.

Tutti quelli coi baffi sono coglioni perché bla bla e bla ... dimostratemi il contrario altrimenti io bla bla e bla...

Anonimo ha detto...

Starless maledetto ... come c'è finito uno col cinquino rosso su sti siti xenofobi?

Vilipendio ha detto...

Cazzo!

starless ha detto...

Ma questo sito è xenofobo perché scritto bianco su nero? Hai ragione, quelli scritti così sono sempre siti fascisti, o di achers, o che insegnano come fare le bombe, quindi dovrebbero essere banditi in automatico in quanto pericolosamente sovversivi. E se ci sono finito sopra sarà anche colpa tua, Riccioletto, che in quel cinquino rosso un tempo non impedisti a Vil di suonarmi molestamente il clacson irradiandomi di stizza; se tu glielo avessi impedito, ora forse io e lui saremmo un tutt'uno e il blog sarebbe anche mio e non avrebbe questi colori indi non sarebbe xenofobo.

A parte 'i scherzi, mi piace il modo in cui scrive V e solletica i miei istinti scrivicazzate. Poi ogni tanto si pone domande e considerandolo amico mi viene da suggerire delle risposte, se me ne vengono in mente (per esempio non ho capito una ceppa dell'articolo che tu invece commenti essere il migliore). Neanche a me piace molto la discussione tanto per discutere, e anzi in versione live soccombo sempre perché non sono abbastanza aggressivo nel propormi e ho i riflessi lenti, ma in versione leggo&scrivo posso essere più analitico.

Forse hai ragione, questa è solo una provocazione scaturita dalle paure di Vil, ma bisogna ammettere che è posta in modo molto razionale e, come dice lui stesso, può essere difficile smontarla razionalmente: qual è il motivo per cui un uomo tiene un cane con sé se non ne ha necessità pratica (cane guida, da guardia, o anche solo trovatello troppo dolce da lasciare per strada che però è una necessità non pratica ma di tener pulita la propria coscienza), invece di dedicarsi ad altri passatempi potenzialmente più fruttuosi o magari anche ad altre persone (tipo invece di portare a spasso il cane per due volte al giorno vai a trovare un parente anziano una volta ogni due giorni)? E come fai a dimostrare che il cane è *oggettivamente pulito*, se lascia peli in giro e dopo aver fatto la cacca non si fa il bidet e anzi magari si pulisce con la lingua con la quale poi ti lecca? Io la mia l'ho detta, i cani mi piacciono e non mi faccio questi problemi, ma non essendo cano-possidente non saprei come controbattere a Vil, ché poi sembra essere questo lo scopo del suo scritto.

Ah, il cinquino rosso non c'è più, è stato ceduto da anni a un residente al di fuori della fascia verde, sigh...

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