venerdì 11 settembre 2009

TuttE a casa. (capitolo I)


L'onestà è la meglio virtù
e gli spinaci la meglio verdura.

Braccio di Ferro e il Gip
Milano Libri Edizioni, 1976






















CAPITOLO I



'occasione me l'ha data l'ennesima corvé materna.

Voglio vedere se quest'estate riuscirai a svuotarmi la mensola di camera tua, mio diletto pargoletto”. Imitazione praticamente perfetta, salvo le ultime tre parole. In loro vece, sostituisci piuttosto un tono pervicacemente esasperato o vessato dalle ingiurie della terza età. La mia.

In effetti, alla bella età di 37 anni mi ero deciso, riluttante, ad abbandonare definitivamente il tetto familiare. Senonché la mensola che mi sovrastava il divano letto, pur svuotata da tempo dalla manualistica musicale cui era destinata, nella sezione centrale si ostinava a contenere pile di CD in contenitori di tutte le fogge. A libro, di plastica, a cilindri di altezze varie.

Il lavoro mi sarebbe costato in tutto la bellezza di 2 o 3 minuti. Il tempo di mettere tutto in una busta di plastica da ficcare a sua volta in uno dei capienti armadi a muro della mia nuova magione, più discreti di una banca svizzera. Ma lo rimandavo, perché sarebbe stato sostituito da una richiesta nuova, di certo più onerosa. Il colpo da maestra però era stato concedere come periodo un'intera stagione, quella fra l'altro in cui non lavoro e sono completamente esente da scuse.

Bene, mi tocca muovermi. Anche perché è il lunedì di mezzo settembre in cui i Genitori (uso la majuscola che destinerei a qualsiasi altra entità trascendente) tornano dalle vacanze, circostanza che mi rappresenta indubbiamente la fine dell'estate.

Quella mensola. Quali cidì ci stavano, poi. Quelli musicali, tutti rigorosamente originali di prima dell'adiesseèlle, li avevo portati a casa di già. Cciono (ci saprai fa', tu, a enjambement?) in uno scatolone, in attesa che compaia sul mercato un portacidì che mi s'intoni all'arredamento.

Quelli che ancora mensulano meschini lì sopra sono più che altro software musicali obsoleti, ma che magari potrebbero servirmi ad aprire vecchie song cui magari un giorno vorrò rimetter mano. Vecchi backup. Vecchie Donnenude.



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ià. Ora che mi ricordo ci dev'essere almeno un contenitore cilindrico alto un palmo, pieno di Donnenude (anche “Donnenude” vuole la majuscola in quanto entità trascendente non secondaria). Non completamente pieno. Sopra ci sono dei cidì-civetta, atti a stornare l'avventore occasionale. Dei vecchissimi generatori di suono digitale, dai nomi alfanumerici che scoraggerebbero pure un paleontologo musicale del XXX sec. in vena di straordinari. Sotto, uno strato di altri cidì preservativi (uau!) dell'integrità della Donnanuda, isolandola dallo sfregamento colla base del contenitore.

Donnenude davvero vecchie, in qualche caso. Su cidì giusto le prime, scaricate compulsivamente dall'ufficio in cui facevo il consulente musicale. Il primo luogo dotato di una flat veloce cui avessi avuto accesso. Cidì da 650 mega, tanto per inquadrarti il periodo storico. La maggior parte su DVD, invece. Beicappate dai miei vecchi computer nel corso degli anni, in paziente letargo nell'attesa di essere catalogate – gliel'avevo promesso prima di ibernarle.

Se non lo sai, un palmo misura circa 25 cm. Consideriamo, io e te, 5-6 cm come primo strato, e un solo cm per lo strato isolante dal fondo. In mezzo, qualcosa come 18/19 cm di memoria ottica. Tenendoci stretti e concedendone ai cidì un terzo, stimando lo spessore di un cidì/divudì pari a mezzo mm. fa uno spessore di 6 cm. Il che significa 120 cd (in 6 cm ci stanno 60 mm e quindi 120 cd da mezzo mm cadauno, pirla) a 650 mega cadauno. Il resto va in dvd. Resto da quantificarsi in: 12 cm x (quant'è un dvd? è più vicino Google o il cassetto della scrivania, per controllare? Google dice 4,7 – facciamo per semplicità 4,5) 4,5 giga, non mega, x 240 dvd.

So che mi hai abbandonato, più o meno a “
un palmo misura circa 25 cm”. Però quando un pigro come me si è messo in moto, lo ha fatto con una progettualità preliminare che doveva conseguentemente consentirgli il minimo sforzo. E soprattutto, nessun pigro getterebbe via un qualsiasi lavoro, una volta decisosi a iniziarlo. Riassumo e concludo:

25 cm –
6 di primo strato -
1 di materia isolante =
---------------------
18 cm; dei quali

60 mm di cd da mezzo millimetro l'uno sono 120 cd, x 650 mega fanno 78.000 mega, che diviso 1024 (storie di calcolo binario spinto, caro il mio allocco) fa più di 76 gigabyte.

Uau! E allora quanto sarà il resto dei dividì?

12 cm (ovvero 120 mm) di dvd sempre da mezzo millimetro sono 240 dvd, da 4,7 gigabyte. Cosa dirà la calcolatrice di Windows?

Per mezzo di una schermata asettica, dirà esattamente questo.




Fanno 1128 GB di DVD, che sommati ai precedenti 76 dei CD fanno 1204 Gigabyte.
Se dividi anche loro per 1024 superi il Terabyte.
Ovvero 1.292.785.156.096 bit.

Su quella mensola, maledetto coglione, tieni più di mille miliardi di uni e zeri a forma di puttane.



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o, calma. Qui adesso ci vuole un casino di litri di sangue freddo.
Mille miliardi. Aspetta un attimo, che me ne frega di uni e zeri. Io scaricavo le Donnenude, mica facevo il contabile. Facciamo due conti. Una Donnanuda media, di quelle free download, al libero mercato può pesare sui 20-30 chilobyte. Facciamo 40. Quanti KB sono 1.292.785.156.096 bit? Sigh, “1.262.485.504”, dice la Calcolatrice di Windows. Che diviso 40 fa? 31.562.137,6.



Trentuno milioni e mezzo di Donnenude sulla mensola della mia vecchia camera da letto.



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l vuoto da me lungamente fissato nella persona del monitor (ma col fuoco visivo puntato ben oltre), mi suggerisce le diverse, seguenti, considerazioni.

1) Avevo trentuno milioni e mezzo di Donne nude in equilibrio instabile sulla mensola sopra il mio vecchio letto. Quale epoca malsana permette normative cosi scollacciate in materia edilizia?

2) Ora capisco perché la mia mammina era così ansiosa di farmi liberare quella mensola.

3) Ne avessi vista una, di Donnanuda in carne&ossa, in questo anno, sul mio letto nuovo.

4) Ma che cazzo ho cambiato casa a fare?

5) No, fermi tutti. Questi sono numeri falsati. Ti pare che nella masterizzazione di un qualsivoglia supporto ottico venga occupata la sua intera capienza effettiva? AHAHAH (risata compulsiva), è questo il punto! Ricordo benissimo che il più delle volte lasciavo aperta la sessione in previsione di aggiunte future. Quindi, molti di quei dischi avranno solo pochi dati scritti su. Che so, tipo un cidì conterrà una media di 2-300 mega, e un divudì al massimo un paio di giga.

Rifacendo i calcoli, trattenendo solo un terzo dei giga dei cidì siamo sui 25 GB. Cui sommare meno della metà dei dati su divudì, diciamo 500 GB. E 525 GB rappresentano (525 x 1024 x 1024 = 550.502.400 KB, costituenti a una media di 40 KB/Donnanuda) la bellezza di 13.762.560 Donnenude, valuta corrente.

Tredici milioni di donne nude. Anche più. Diciamo la metà. Diciamo un quarto. Diciamo un tredicesimo.
Fa un milione di Donnenude. Che se le sognava pure il Signor Bonaventura più tutta la redazione del Corriere dei Piccoli.

Un milione di Donnenude. E non ciò il telefono di nemmeno una.



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a situazione, lo capirai perfino tu, è insostenibile. Potrei verificare meglio quel contenitore. Forse quei 25 cm sono solo 20. Forse 18. Forse, non tutti e 18 quei cm sono occupati da cidì. Eppure mi sembra di ricordare che all'ultimo non ci entrassero neanche tanto più bene, forse – sigh – all'epoca avevo pure dovuto rosicchiare spazio da quegli strati-sandwich superiore e inferiore.

Magari, che ne sai: da una stima apparentemente plausibile quale quella del mezzomillimetro a disco scaturisce un errore che, sommandosi ricorsivamente, si fa tutt'altro che marginale.
Anzi, è senz'altro così: che ancora me li ricordo quei luridi libri scritti da ingegneri-zombie che illustravano la - peraltro più interessante di tante altre cose – Teoria degli Errori.
Basterebbe andare, prendere, stimare.

Macché. Questa storia mi ha troppo stranito per superare, d'incanto, le mie pigrizie.

Anche perché. C'è un'altra via. Il mio computer. Il mio attuale computer.




(continua)



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2 commenti:

Il Riccioletto ha detto...

Complimenti per la trasmissione, io nego, continuerò sempre a negare tutto. Io mi masturbo di rado.

Vilipendio ha detto...

Male, male.
È gratis.

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