O se per caso, ansioso di separarti lo stomaco dagli effetti della tua droga favorita, realizzassi solo a quel punto che il bordo del tuo WC ti è precluso da un'orribile salita, valicabile nella stragran parte delle ore della tua giornata?
Troppo facile. Ricomincio.
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Tipo, io e te stiamo insieme. Tu hai lavorato durante l'anno, no? Niente di particolarmente massacrante, ma è da quando sei piccolo che coi $$ che metti al pizzo ti ci compri quello che ritieni ti faccia stare meglio, rinunciando a tutta una serie di cose pure belle. Bene, ora è estate e ci sono le vacanze.
Le vacanze esistono apposta per rifarti la bocca dopo tutte le bevande gastriche reflusse in gola per il traffico, la fatica, la privazione del sonno, lo smog, i soprusi, le discussioni sterili, i semafori rossi, le incomprensioni, la sporcizia, le scuregge che trattieni tu e quelle che invece mollano gli altri, il disordine, le brutte abitudini e tutto il genere di cose che ti danza abitualmente attorno nel quotidiano.
Gradiresti per reazione il riposo. La serenità. Il clima ottimale. Il sole, se possibile. Non troppo caldo grazie, magari la possibilità di rinfrescarsi non appena se ne abbia la voglia. Stimoli, perché no? spesso uno si porta appresso quei libri per leggere i quali ha aspettato tempi migliori.
Attorno a ogni cellula del tuo corpo, a ogni sfumatura del tuo pensiero, ci deve essere la massima concentrazione di Benessere. In tutte le sue forme e manifestazioni. Ciài giocato diciamo dalla primavera, a fantasticarci su. Meglio non prima della primavera, perché sarebbe autolesionistico farlo quando ti mancano ancora quel pajo di mesi di piogge & maltempi. Quindi diocristo mi pare ovvio che di certo non te li vai a cercare tu recandoti in... ma no, è troppo presto; il Poeta non deve prendere il sopravvento sulla Poesia.
Dicevo, stiamo insieme. Stai per capitalizzare il tuo gruzzoletto in qualcosa d'impalpabile. Hai scelto di non possedere un bene materiale, ma d'investire in ricordi, odori, sensazioni, immagini, suoni, posti, alcuni dei quali (i migliori) ti porterai appresso tutta la vita. Le persone cambiano, le tue cellule si rinnovano, le mogli, i mariti, gli amici, i nemici, i figli, i genitori, i colleghi e tutto il teatrino che quella bruschetta carbonizzata d'iddio ti dimena intorno, è solo destinata a essere labile; proprio come quelle foglie di certe stagioni caduche, cantate dai letterati di prima della Guerra.
Stai a un passo dal climax, ecco ci siamo, già ti immagini spugna di sacrosante emozioni quando io, il tuo legittimo partner, irrompo noncurante nella stanza tutta impregnata dei tuoi bisogni. “Che bello che bello: quest'anno tocca alLa Tontagna”.
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Che poi è molto del dramma del vivere, quello sinora rappresentato. È chiaro che non è di un argomento vasto & tristo quanto la contrapposizione dei bisogni propri cocquelli altrui che mi voglio occupare, come potrei in uno spazio qualsivogliamente limitato? No, io voglio solo parlare di quella burla carnascialesca, di quel demoniaco e contrappassante girone Divinamente Comico, di quel fastidio madornale che è La Tontagna.
Così più che altro ce la caviamo con poco, perché poco ci vuole a liquidare un'insulsaggine, una distrazione come questa. Qual è la Forma Auspicata? abbiamo mai visto autovetture col sedile di dietro che punta verso l'alto e quelli davanti rivolti verso il basso? squatteriamo abitazioni dai pavimenti in salita? calziamo forse scarpe che sotto la pianta ciabbiano 1 cuneo? ma ti pare? la suola delle nostre scarpe è piana, o al più anatomica.
Come ha potuto prevalere L'Uomo suGli Animali? col Linguaggio? col Pollice Opponibile? col Digitale Terrestre?
No. Prevalentemente Egli ha prevalso cogli utensili manifestàtisigli dall'ingegno contrappòstosigli alle avversità. Egli, L'Uomo dico, ha fabbricato tra le altre cose La Livella. Il principe Antonio De Curtis, che a me di suo non mi ha mai scucito un granché (tranne che neI soliti ignoti), cià pure dedicato 1 poesia, alLa Livella.
A che serve La Livella? A spianare, dio metastasi. A che servono gli zoccoli delle capre? a scavare sentieri nei fianchi di questo errore geologico che è La Tontagna. Cosa fanno Il Vento e Le Acque, se lasciate fare? la risposta è: erodono. Erodono le cose, i ciottoli, le rocce, i pezzi di vetro. Lasciamoli fare, ed essi ci libereranno in pochi milioni di anni della presenza ostile delLa Tontagna.
Tu hai lavorato. Prendiamo una tipologia di lavoro a caso: il lavoro d'ufficio. In realtà, non l'ò presa proprio a caso, questa tipologia; bensì è 1 degli esempi principali del repertorio cui ho sempre fatto ricorso per spiegare i miei rapporti colLa Tontagna.
Hai passato ore, giorni, mesi, stagioni, tutte in ufficio. Periodi cadenzati da uscite il sabato sera in strade trafficate, ristoranti chiassosi, locali affollati. Senti adesso il bisogno imprescindibile di ritemprarti.
Vai, vai pure in Tontagna. Come vive davvero La Tontagna, il Cultore delLa Tontagna? Si sveglia sul presto tipo massimo alle 7-7.30, ma volendo pure prima. Colazione in albergo, poi ti mette fretta nel bagno perché sennò si perdono le ore migliori. E quali sono le ore migliori? sono quelle in cui se ti dice bene forse non pioverà ininterrottamente, come spesso accade in Tontagna dalla Mezza sino al tardo pomeriggio. Quindi via, 5-6 ore di salita. La vuoi prendere sportivamente, non dico nel senso di 'con filosofia', ma in quello agonistico? che so, magari una decina di ore di passo svelto su dislivelli trigonometrici ti faranno buttare giù qualche etto dei lardi. Non puoi, 'devi vedere la natura'. Non vale ribattere 'conosco innumerevoli cartoline che sarebbero liete di fornirmi le loro prestazioni paesaggistiche per un importo pari a 1/3000 di ciò che mi stai facendo spendere', perché 'non è la stessa cosa', ti arriverebbe in risposta.
Lo zaino è pesante, perché deve contenere il caratteristico abbigliamento 'a cipolla' che dovrà difenderti dai disagi delle temperature continentali tra le quali sarai sballottato: caldo ustionante e gelo glaciale. Vedere a ferragosto se stessi in balia dei ghiacciaj è una violenza gratutita quanto una dieta di occhi azzurri di bambini piccolissimi. In più, in Tontagna ci si abbronza in modo tribale, tatuandosi addosso il bianchiccio epidermico delle cinghie dello zaino, della canottiera e dei pantaloncini, perché mica puoi salire su in mutande che è pieno di gente ricchissima snobissima e perbenissima. Non temere, se avrai incidenti sulle pietraje o se sarai colto da crisi epilettiche, in Tontagna è tutto 1 brulicare di minielicotteri guidati da abilissimi Playmobìl in grado di atterrare su qualsiasi ciottolo. Essi ti porteranno sino al più vicino prontosoccorso. Lo zaino pesa anche perché ti devi portare acqua, molta acqua. Perché nei rifugi (mi rifiuto di cercare di ricordarmi il termine tecnico, che pure mi è capitato ahimè di sapere) tutto costa maledettamente caro. Quindi, converrebbe che ti portassi i panini dal paese. Solo, che cazzofai una volta in vetta? come ti gratifichi? fumi? qualora tu abbia il privilegio sempre più raro di non aver ancora smesso, sappi che una sigaretta dopo ore di cammino verticale su pietre sconnesse e pericolosissime in un'atmosfera del tutto carente di ossigeno non è il massimo della vita. Allora ti tuffi in canederli e compagnia bella, che in cambio di poche decine di €cu ti rendono cogli interessi tutte le untuose Kcal abbandonate su rocce già scivolose di per loro.
Preferisco correre velocissimo 2 ore & mezzo inseguito da mosche inferocite che ti trovano i sudori più succulenti della merda, piuttosto che camminarne 10 lentissimamente. Finisce prima, e poi sei libero di fare tutto quello che vuoi. Libero di recarti nel + vicino parco pubblico a dare una chance ai Testimoni di Genova. Libero di portare a spasso il cane più puzzolente con nelle cuffiette il blues più invariabile. Libero di ributtarti in poltrona davanti a un computer dotato di un buon allaccio ADSL. Quello che dicevo sempre era: dovrebbe essere il contrario. Uno sta tutto l'anno in Tontagna, dovendo camminare tutto il giorno sotto il sole e sotto la pioggia ma per lo più la pioggia, su orribili salite cosparse del pietrisco più insidioso, che poi diventano discese scoscese cosparse del pietrisco più insidioso. Quello che mangia costa 1 occhio della testa. Quello che dorme costa 3 occhi della testa. Quello che chiacchiera cogli awtockthöni (se ci riesce) costa di più, ovvero l'umiliazione di sentirsi uno zotico sudista equatoriale sconfitto dall'entropia, dalla maleducazione, dalla chiassosità dei propri simili e dall'economia della sua regione a statuto per nulla speciale.
Poi, per due magiche miracolose settimane all'anno, ecco il paradiso. Un paradiso di aria condizionata. Poltrone di pelle a norma ISO-9001. Mokaccini a poche decine di centesimi di €cu, a pochissimi metri dalla propria scrivania. Zone fumatori in cui chiacchierare amabilmente, sorseggiando con dignità boccate di ottimo fumo passivo. La mensa, spesso convenzionata, di cui l'abitudine ci abbia insegnato le vivande migliori. Sai che fotografie disperate che gli scatti alla tua scrivania, allo scadere dell'ultima settimana.
Altrimenti, uno va Al Mare. C'è il sole. L'organismo, riconoscente, si mette subito a secernere melanina; che ti darà una invidiabile tintarella collacquale innalzare altissima la tua autostima e attrarre d'incanto le giovani e ingenue pollastrelle semiignude che ti limìtrofano.
A un certo punto, di botto, hai caldo. SPLASH! Nuotando un po', bruci calorie. Mangi della frutta, la frutta è ottima al mare; proprio quello che ci vuole, il giusto compromesso fra fame e sete. Oppure indulgerai saltuariamente ai capricci del tabellone metallico. Ricorderai quali Eldoradiche Algide prelibatezze sono sopravvissute alla tua infanzia, e ogni volta ciò ti commuoverà. E ti stupirai di ogni novità ritratta per la prima volta questestate, e sarai curioso di assaggiarla. Fai lunghe passeggiate sulla spiaggia, quelle sì! Su di essa, l'asperità più inespugnabile che avrai da valicare avrà l'ordine di grandezza del granello di sabbia. La quale sabbia, per sua cedevole conformazione, è anatomica. Essa ti avviluppa nel suo caldo abbraccio, in qualunque posizione tu voglia averci a che fare. Nella posizione di 'panciasotto', i suoi tepori non mancheranno di favorirti e nasconderti le sacroundsante erezioni conseguenti alle svestali semiignude che ti circondano. Hai mai visto svestali semiignude in Tontagna? se sì, erano allucinazioni da disappunto.
Degli omini dalla buffa igiene e dalla curiosa etnia ti porgeranno per poche monetine piccole leccornie, pezzettini di cocco, bevande ghiacciate, preceduti dalle loro caratteristiche esilaranti esclamazioni. L'afrore del fumo squagliato o dell'erba testé raccolta ti salirà nelle nari da ovunque. Assisterai al più indimenticabile degli spettacoli: il Tramonto sul Tirreno. Miracoloso ossimoro di cinematica statica, un fuoco che arde da spento, una luce buja che del suo fresco calore lascia tracce sorprendentemente durature. Attimi di immobilità frenetica.
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Mi hanno portato in Tontagna, no? per ben due volte. Mica dico Gli Abbruzzi. Lì ciai casa, giardini, laghi, macchine, biciclette, sediesdraje, amici, ricordi, radici: ci stai bene x forza. Dico quella regione nordsecessionista, l'unica di tutto il nostro bel stivalone che continui ostinatamente a fingere di aver perso la Guerra. Ecco cosa ho provato, quando mi si è rivelata d'un tratto, ancora dall'autostrada.
Mi sono sentito in effetti come uno che cià la casa a Ostia (RM) e x questo si è sempre rifiutato di pagare per una vacanza a un mare alternativo, che lui la casa al mare celà già; e poi lo portano a Madre Teresa di Gallura. Come si sente provinciale, burino e in definitiva stronzo!
Di botto la roccia si era fatta altissima. Nuda e altissima. Nuda, rosa e altissima, quella spilungona svergognata. I colori erano tutti sparati, non c'era alcuna foschia ad annacquarli. Il sole arancione, l'erba e le pinete verde smeraldo, il cielo blu, le nuvole (poche, m'aveva detto culo) bianche, il legno marrone scuro, i camosci e gli scoiattoli marrone chiaro, la roccia nuda, altissima e rosa. Sembravano i colori assolutissimi dei pastelli che sceglierebbe 1 bambino delle elementari (e difatti dio ciavrà + o meno quell'età cerebrale lì).
Era mozzafiato. Bella sciocchezza, colla rarefazione atmosferica dei 4000m, essere mozzafiato.
Se putacaso dio esisteva tronfio e puzzone quale lo ritraggono le Sacre Pitture, so già quale sarà il mio contrappasso dantesco. Portare a spasso i cani di un bluesman che mi paga in musica perché io gli porti i cani a fare i loro stronzi in Tontagna. Acciaccandoli.
Altro finale possible. Nella mia infinita magnanimità ti suggerisco altre due prove indiziarie per ajutarti ad abbracciare commosso la mia tesi di spregio delLa Tontagna. Uno: La Tontagna ha più o meno la stessa forma della merda caninamente (ido)latrata da' Cerberi sul marciapiede, come si vede già sin dall'inizio. Due: quale oggetto di erosioni continue & inesorabili, La Tontagna rappresenta nel paesaggio ciò che in fisica si definisce un equilibrio instabile. Che corrisponde a 1 massimo relativo dell'energia potenziale. Il kvale sarebbe quell'interstizio tra la fine di una salita e l'inizio di una discesa in cui indugia il tuo vagone quando ti lanci dalle montagne russe. Ce ne sono di sempre più bassi, di questi max. relativi; ti ci crogioli per un attimo ma poi riparti e ne trovi di nuovi, sempre più bassi. Fino all'ultimo, risolutivo: l'Equilibrio Stabile. Lì scendi dal vagone, e inizia il divertimento. Poiché per quanto russe, esse pure sono da considerarsi Tontagne, se non altro per le analoghe nausee a pagamento che provocano. E dunque tutto il divertimento ristagna alla loro base; che almeno quello di Gravitazione Universale è x fortuna 1 disegno di legge che non c'è Lodo Schifoso che potrà mai abrogarlo.
25 commenti:
Divertentissimo, il post dove ho riso di più. Fantastico.
[...]Degli omini dalla buffa igiene e dalla curiosa etnia ti porgeranno per poche monetine piccole leccornie, pezzettini di cocco, bevande ghiacciate, preceduti dalle loro caratteristiche esilaranti esclamazioni.[...]
Spettacolare.
Ma come, voleva essere quello + drammatico!
Che complicato il mondo, sarà bene che non esca di casa neanche il prox. anno.
Debole, debole! Ma lo considero un articolo spensierato e così giustificollo, via.
A parte che sono proprio i secoli dei secoli amen a creare le montagne, non solo ad eroderle... leggendo e facendomi errate immagini mentali di ciò che leggo mi rendo conto di quanti modi diversi di vivere la montagna ci siano: i 2000m e i 4000, chi vuole solo stare tranquillo in un fresco paesino, chi vuole passeggiare per vedere panorami, chi vuole fare passeggiate toste con spirito agonistico, chi fa le scalate da rimanerci secco... Insomma fai come ti pare. Nessuno ti obbliga a camminare lento in salita per goderti il paesaggio. Sei sicuramente rimasto traumatizzato da vacanze con persone che la vivevano in un modo troppo diverso da quello che sarebbe potuto piacere a te.
Il che poi è forse lo stesso motivo per cui a me non piace molto il mare: non devo aver avuto compagnie che me lo abbiano fatto apprezzare. Da piccolo mi ci divertivo, eh, ma poi è diventato noioso, tutti lì spalmati a sudare sugli asciugamani; come? Rinfrescarsi in acqua? Quale acqua? Quella lì marrone a strisce gialle? Poi tutta la pelle appiccicata. E un intontimento costante. E poi per apprezzarlo devi essere tipo da spiaggia, che scherza e ride con gli occhiali da sole e il suo bel fisico abbronzato, non è roba da introversi... come credevo fossi tu!
Ma per lo meno questo ti dà un grande vantaggio: alle donne piace il mare, piace spalmarsi per ore sulla sabbia. Difficile trovare una donna che non voglia andare in vacanza al mare, diciamolo.
Comunque la mia vacanza più bella è stata in Norvegia. E mi sono fatto il bagno e sono stato sul ghiacciaio. Tiè.
Invitante comunque la mousse in apertura, ma i dessertssss non si servono a fine pasto?
Sì vabè, e allora io sono stato in vacanza In Culo a dio ed era bellissimo. Ma perché 'In culo a dio' deve avere un'accezione spiacevole, ci sono diversi modi di vivere l'Inculoadìo: i 25cm e i 50cm, ma chi vuole star tranquillo può stare a valle & annodarsi un'amaca coi peli del culo di cuel macaco...insomma fai come ti pare, sei sicuramente stato traumatizzato da persone che ti hanno spaventato a morte colorando coll'Inculoadìo le loro brute indicazioni stradali.
Quando dico che la montagna è una mousse di merda, essa diventa subito una gigantesca mousse di merda. Quando dico che il cane è come la montagna, esso si fa subito pari pari alla montagna e non voglio dilungarmi ulteriormente su cosa diventi il blues quando io lo dico. Praticam. mi sono scoperto essere magico. Difatti, qui sopra la realtà si piega di buzzo buono alle mie esigenze. Non come in quel posto del cazzo che è il mondo esterno, pieno di marrone scuro e addirittura scurissimo sulle cartine geografiche. Non vedi come qui regni sovrana la Concordia tra Me&Me? non portiamo qui dentro la discordia, lasciamola fuori al freddo, 'La montagna è una merda', ripeto: 'La montagna è 1 merda'.
Porkoddìsse, 'Norvegia'. Ancora esiste. Io pensavo fosse tipo la Jugoslavia o il Congo Belga o i Territori del Nord-Ovest. E che in più si fosse disciolta grazie all'uso provvidenziale dei gas-serra.
Quello che ultimamente sto cercando di fare è proprio il Quellochemipare - le estroflessioni (quando si riesce ad haverne) sono benzina sul fuoco introspettivo, and to me Sea is just only a thermodynamic and visual and voyeuristic and unavoidable question.
Ahr, ahr, ahr.
Alcune espressioni sono veramente peculiari di Vilipendio:
"Vedere a ferragosto se stessi in balia dei ghiacciaj è una violenza gratutita quanto una dieta di occhi azzurri di bambini piccolissimi."
Una tale espressione è un po' come il bending di un tono e mezzo introdotto da Jimi Hendrix sulla quinta della pentatonica minore (sarà giusto?) che crea quell' effetto un po' estremo (Anche Gilmour lo faceva spesso). Molto più sputtanato sarebbe alzare la quarta, di un semitono o di un tono. Altri passaggi erano di rock blues fichissimo ma in buona parte già sperimentato. L' innalzamento della quinta era una coraggiosa provocazione divenuta poi un calssic.
Dimenticavo un punto fondamentale, e cioè che il motivo principale che mi spinge ad andare in vacanza d'estate è: fuggire dal caldo asfissiante. In realtà raramente lo riesco a fare (anche in Norvegia ho beccato le giornate più calde che avessero mai avuto da non so quanto e ho sudato come un porco), ma naturalmente non avrebbe senso - per chi ha questa ambizione - andare a lessarsi in un mare brodaglia di escrementi di cane.
Ma comunque: pfui! Blutto blog, cattivo blog!
"io faccio questo", "io faccio quello".
Gnà gnà gnà.
"Quoto" Starless(brrrr! che cazzo di brutta espressione figlia di internet+cellulare=calcio in culo all'italiano; anche se, in questo caso, il termine quoto era anche affine all'argomento).
Sono con questa mia a ribadire e rafforzare alcuni concetti.
La montagna è pulita e fresca e salutare come e quanto non si possa desiderare di meglio. Soprattutto quando si ha l'obiettivo di rigenerarsi dopo una stagione di lavoro come ha descritto Vilipendio.
Il mare è quanto di più opposto per i motivi addotti da Starless e cioè: caldo, appiccicume, piatto, salato, afoso, noia, routine, brucia, parcheggia, pagare, zanzare, rosica, basta, sudare, sciavattare, discotecari, laidi pappagallismi, laidissimi pavonismi, ecc. ecc.
In montagna non si è costretti a camminare per ore o faticare in qualsivoglia maniera sui picchipendii così come al mare non si è costretti a nuotare o a remare per chilometri sotto il sole cocente o sotto (non rara beffa del destino) la pioggia.
Ma siccome intorno ai gusti non si può disputare, lasciamo che ognuno vada un pò dove cazzo gli pare, come è sempre (o quasi) stato.
Il problema di farsi trascinare nella scelta sbagliata da persone con le quali si è scelto di fare compromessi per tutta la vita non si può relegare all'annoso dilemma mare-montagna, ma richiederebe almeno un bel post su cui scrivere e commentare per anni.
Però una lancia pro-mare la voglio spezzare (bella 'sta canzone), in effetti in montagna non si può mettere la testa sotto la sabbia. Eh Vilipè?
'A me mi piace una freca il Piemonte' - 'tu ce lo metti il prezzemolo quando fai le Orecchiette alla Soffiantini?' e blah blah blah.
Ma porcodio assetato di ricottella di sperma caprino, andatevene a chiacchierare dalla parrucchiera voi che potete, ma chiccazzo se ne frega delle vostre inutili caratteristiche? che poi si tenta perfino di far prevalere sulle mie, korpodibacco. Ma ci sarà una
differenza tra digitare su una cazzo di tastiera wwwpuntopinionidiVilipendiopuntocom oppure wwwopinionialtrui, o no? ma che, adesso ogni volta che io voglio dire che a me i canditi mi piacciono una cifra e spiegarne jenerosamente il perché, dovrò allora trovarmi scritto addosso da tutte le parti come Memento (che a questo punto spero di avervi rovinato) 'a me no' - 'a me sono indifferenti' - 'a me piacciono solo quelli verdi' - 'a me solo nei gg dispari' - 'io preferisco la cicorietta ripassata in padella che è + salutare'. Ma tu guarda se il primo sabato che esco dopo mesi devo tornare e ritrovarmi il luogo più divergente che c'è tutto scempiato daj writers che ne fanno il loro lupanare di inanità vaganti, e addirittura ritrovarmi avviluppato dalla fitta rete della loro stessa emo-solidarietà.
La Tontagna è il fuoco della prospettiva uscente dagli ani di tuttiquanti. Orsù dunque, che tutti bersaglino la Tontagna colle loro diarree a spruzzo, non appena ne avranno una. Che tutti (tranne me) facciano 1 ultimo sforzo, e vadano a versare i propri vomiti acidi sul cocuzzolo della Tontagna per diserbarla.
Io potrei inserire un'approvazione obbligatoria ai commenti ma sarebbe diseducativo; e soprattutto, vuoi mettere in confronto al raro piacere di macchiare le insensatezze trapelate coi schizzi della residua merda Tontagnosa? vuoi mettere, coll'ebbrezza di Vilipendere a maleparole ciò che non mi piace e grugnire la mia burbera e spesso tacita approvazione a ciò che invece sì?
L'unica cosa sensata è "in montagna non si può mettere la testa sotto la sabbia". Questa è oggettività. Questo è diritto di cronaca. Questo è contribuire con spunti sfuggiti. Il resto lo scriviamo al Gabibbo o accettiamo sulle facce i ns. legittimi spruzzi diarroici.
Sciò porcodio, sciò! o vi corro dietro collo scopettone come i vostri bidelli delle medie. E non mi riferisco aL Riccioletto, da queste parti Il Riccioletto può fare quello che vuole perché io dico così. Praticam. si potrebbe dire che Vilipendio sta a Il Riccioletto come Marcellous Wallace sta a Butch dopo.
Ma guarda tu che razza di sistemi burini, diocroupierdisonesto.
:) Peace and love for all (:
"a Fruttimentali gli piace Starless, a Fruttimentali gli piace Starless"
Ahahah!
"Ma per lo meno questo ti dà un grande vantaggio: alle donne piace il mare, piace spalmarsi per ore sulla sabbia. Difficile trovare una donna che non voglia andare in vacanza al mare, diciamolo".
Ma che donne conosci Starless?
Vilipendulo ti sento ostile con i pochi, esigui ed affezionati fruitori del tuo blob. Che ciai? Dillo a Zia Anonima.
Comunque il problema della Tontagna è facile da risolvere stante la premessa iniziale: è sufficiente non stare insieme a te ed ognuno vive felicemente la propria scelta mare/tontagna.
Vorrei anche infilare il mio personalissimo luogo comune nell'ampia fiera di luoghi comuni già letta: l'importante è la compagnia.
Con finta indifferenza saluterei il Riccioletto.
E che ciò? ciò che non ho alcuna esigenza di essere convinto da chicchessia di checchessia, né tantomeno di essere psicanalizzato sul perché non mi comporto nel modo conforme a 1 presunto buon senso. Quando si sa che l'unico senso realmente buono già lo detengo io (che culo, madonnamìa!). Mi piace solo di elencare Alcune Verità Oggettive cui uno può accedere digitando una precisa nonché complessa combinazione di tasti, potendo poi scegliere di ignorare in maniera scellerata tali Verità e rovinarsi la vita appresso alla Menzogna. Io tutto questo lo accetto di buon grado, ognuno si rovina la vita come vuole, basta guardare x esempio come me la rovino io.
Ma la mia decisione suprema è: a chi ribattendo .x. ('punto per punto', voglio le royalties) tenti invece azioni proselitistiche sulla mia avgvsta persona, è randomicamente riservato a seconda dell'umore:
1) annojata indifferenza
2) derisioni col solo fine di far ridere i propri compagni
3) skoppy di furore sproporzionato
Vanno bene invece denigrazioni ironiche (ma dal cui fondo traspaja l'affetto, che sono tanto sensibile) - sfoghi astiosi & gratuiti che si lascino deridere da soli - arricchimenti di contenuto. Le contropuntualizzazioni dai contenuti seriosi le si lascino a www.favoleperlabuonanotte.it
In definitiva, si continui pure a foraggiare la sottocultura del Padronato dei Cani, dell'Ascolto del Blues e della Vacanza (d'intelletti) in Montagna. Ma senza ritenere di convincermi che sia giusto fare altrettanto in ragione di chissaqquali argomentazioni. Io non voglio convincere nessuno, io. Mica vado ai preti per spretarli, io; anzi perlopiù mi diverte vederli tutti pretati perpretare le loro shockezze. Io scolpisco Tavole della Legge su www.MonteSìnaiatestaingiù.com che poi uno può benissimo trasgredire rischiando poi di sfidare le fiamme del Paradiso.
Dal che si evince che la montagna è una merda - àhr àhr - ho detto.
Dolce Anonimo, di donne con un'idea sana delle vacanze ne conosco di certo, ma sono una preziosa minoranza della quale pare tu faccia parte. Non a caso ti si trova su un blog di sabato sera o di domenica pomeriggio.
Per quanto stupidi, i luoghi comuni e gli stereotipi hanno un perché, e così come esiste quello degli uomini che pensano solo a calcio e motori esiste anche quello delle donne che vogliono solo fare le lucertole al sole.
Vil è solo un po' stizzito perché noi riteniamo troppo costoso aprire un blog nostro e quindi veniamo a bloggare sui suoi gas di scarico più intimi.
Ah no, adesso ho capito! È che prima andavo di fretta, dovevo fare le mie gymnastiche sacre e poi raschiare via da casa la Polvere dei secoli e tutto lo Sporco Possibile entro una certa ora vicinissima, per evitare intense figure di merda. Quindi ero confuso di una confusione di cui porgo le mie scuse prima di tutto a me stesso e poi agli altri. Eccole qua: 'burp'.
Lungi da me dire 'questo sì, questo no'. Ancor più il prevedere contromosse. Questo deve essermi luogo di sorprendenze mie e altrui, e non deterministica prigionia. Ho anche capito cosa m'inalberasse: è stata la sensazione provata di essere approvato e/o disapprovato. In effetti sin da piccino mi è dispiaciuta la logica del '6statobravo'/'6ilsolitostronzo'. Per reazione, ho cercato (deliberatamente e non) di deludere ogni approvazione, e ho sofferto esageratamente ogni disapprovazione, provando a essere ciò che desiderassero gli altri e riuscendoci con grandi successi. Appena monterò la mia postazione musicale registrerò una canzone al riguardo, se ciò ancora mi piacerà di fare. Ora, continuo a ritenere inestimabile la capacità di secernere empatia e sapersi comportare di conseguenza. Ma voglio imparare a non annullarmici, e a lasciar fruire delle mie secrezioni solo le entità più meritevoli.
Ora che la gymnastica è stata celebrata, la casa è abbastanza pulita e la figura ha avuto sembianze quasi nullamente merdacee, la mia analisi al riguardo è:
1) sono stato realmente approvato/disapprovato?
2) la cosa in realtà non deve interessarmi
3) padronissimo di rispondere nelle succitate opzioni (tedio - prese di 'ulo – rabbia omicida) ma
4) la scelta deve essere dettata dal mio personale sollazzo e non da 1 tallonite di Achille.
Ecco la Storia della mia vita a fumetti – di Enzo Biagi.
Toccandoti infine urlo “tua montagna orribile senza ritorno!”,
È inkredibile: mia è ancora una volta la vittoria finale.
Oh Vilipendulo! Sono commossa come una madre orgogliosa che guarda il proprio poppante mettere assieme i primi passi da solo.
1. La condivisione o meno delle proprie scelte non necessariamente implica approvazione o disapprovazione della persona. E' un abbaglio spesso maschile quello dell'intendere la comunanza di gusti alla stregua di una necessaria reciproca piacevolezza.
2. Qualora ci fosse stata disapprovazione, chettefrega? Chi siamo noi o sono loro per approvare o disapprovare? (Poi, insomma, la tematica de quo non me pare sto gran fondamento etico su cui gettare i pilastri di un giudizio sì globale).
3. Hai per caso percepito una eccessiva attenzione nei tuoi confronti che ti ha fatto venire l'ansia da prestazione? Liberatene.
Fonderò un'associazione: "Libera il Vilipendulo".
Ma poi mi scriverai bene lo stesso da libero? Uhm.
no. mi sono riletta e non mi sono piaciuta.
troppo maestrina de stocazzo.
chiedo venia.
cmq Dolce Anonimo? piano con le offese eh.
e poi senza fare tutta sta cagnara, vorrà dire che l'Uomo della mia Vita, cioè il Riccioletto, verrà al mare con te e potrete anche fare i simpaticoni con le signorinette, che vi ringalluzzite un attimo, ed io me ne andrò in montagna con Starless e Fruttolo, che me parono simpatici.
e vissero tutti felici e contenti.
amen.
Anonimo pardon hai ragione, non sei dolce, sei lodevolmente aspra, ok? :)
Vil, se hai preso i miei commenti come tua disapprovazione mi dispiace, ma non capisco come tu abbia fatto, visto come mi ero già espresso in tempi non sospetti.
Posso tornare in futuro a cerebroejaculare in casa tua, frate'?
Questa è tutta energia. Che senso di pace che mi da' questa energia. Come ... come mi attira.
Dolce Vilipendio (ormai mi sono affiliato a starless anche nello stile), facciamo un balzo all'indietro...
...era una notte di mezza estate quando ebbi la Fortuna di imbattermi in qvesto digitificio da te alimentato con tanta alacrità. Ne fui piacevolmente colpito (probabilmente per gli stessi motivi di Anonimo**) e decisi di venirmici a fare il bagno, di tanto in tanto. All'inizio solo come spettatore, poi seguendo una politica più interventista. "Mò il probblema è questo: che tu ti ingazzi inutirmente!" Il bello del blog è sì leggerlo, ma anche parteciparlo! Sennò, senza offesa, sai quanti libri tutti fatti di pensate eccellenti e considarazioni autorevoli potrei leggermi senza diventare cieco davanti ad un monitor? (ebbene si, mi servo ancora di un monitor con il micidiale raggio di catodiche particelle puntato contro i miei occhi). Quindi non te la devi prendere se a uno o a una gli viene di dire la sua in merito alla cacca di cane o alla cacca di bluesman o alla cacca di Vilipendio. Del resto penso che non piacerebbe neanche a te un blog "a muro", come si fa per allenarsi da soli a tennis.
Su una cosa, però, ciài proprio ragione: lungi da me l'idea di svilire, o meglio, svilipendiare codeste Sacre Scritture con chiacchiere da parrucchiera sull'autobus. Chiedo venia anch'io se sono scivolato nelle sabbie facili.
** Dolcissima Anonimo, il mio incipit di shakespeariana memoria non è frutto del caso, ma del peccato. Non ti sei accorta che ho cominciato ad adularti sommessamente? Purtroppo, come nell'inflazionata commedia, si ripropone la diabolica triangolazione amorosa; Me, Te, il riccioletto. Come andrà a finire? Di solito la commedia va a parare nella tragedia (anche per antichi motivi di botteghino), ma è un rischio che dovremmo riuscire a fugare, essendo questo solo un luogo di cliccare.
Attenderò trepidante il comparire delle tue perle di saggezza, pensando che niunaltro saprà apprezzarle quanto me.
Tuo Fruttolo.
Si è esternato, si è sbraitato, si è conciliato. Si è infine vicendevolmente spompinato.
Tutto ciò sta assumendo pieghe "emo" imbarazzanti. Che mi si sommano ai virus che mi corrono sulle budella, gastrosbudellandomi dalle risaje che mi costituiscono l'unica pietanza ammessa.
Facciamo così, si può cerebroejaculare ovunque, figuriamoci se non su un tram chiamato Vilipendio; specie se lo si fa nel nome dell'ùncicacatùncicacatùn, fratè.
Ognuno può fare quello che vuole.
Compreso me.
Fruttolo, nessuna tragedia, semplicemente in amore vince chi fugge. E come sentii dire quasi trent' anni fa da un occasionale figurante della mia vita "secondo me, vince il riccioletto".
Ma tu guarda che mi tocca leggere…
Fino a poco tempo fa questo era un Luogo Serio ed io un Anonimo Serio.
Ora mi sento ricoperta di una sostanza zuccherina e appiccicosa ed alcuni commenti sembrano estrapolati da un romanzo di Liala.
Aòòòò! Io sono quella cinica, ostile e rancorosa. E ci tengo.
E poi mi fa brutto appartarmi ad amoreggiare in qualche stanzetta mentre s’è ospiti in casa del Vilependìo.
Meglio sarebbe concentrare le proprie attenzioni sull’anfitrione, che poi gli vengono le ansie da prestazione e si fa divertente la cosa.
Riccioletto, cuoricino mio, sta cosa che in amore vince chi fugge mi pare di ricordare che avesse rilievo intorno ai 15 anni. Ad oggi, stante la diversa visione e percezione di un paio di cosette, ritengo che chi fugge stia meglio a casa sua a leggersi un bel libro, mentre io preferisco occuparmi di chi c’è ed è.
Fruttolo st’attento a te. Non dico altro
Poffarbakko anonimo, io pensavo che non la conoscevate ancora quella frase così potente ed invece a quanto pare già la conoscevate da tanti anni e da altrettanti anni a quanto pare avete imparato che funziona solo per i piccoletti. Quindi non ho fatto alcuna rivelazione a quanto pare. Una mezza figuraccia piuttosto.
Riccioletto, ma che fate? Mi parlate come se fossimo il Conte e la Contessa di Vilipendia, seduti ai due capi del lungo tavolo della sala da pranzo del nostro splendido maniero nella Contea?
Cazzarola! Mi adeguo al Vostro linguaggio allora per significarVi quanto segue.
Anche se non ricambiate l'immenso amore che mi sgorga paro paro dal petto, io non Vi serberò rancori alcuni, pur essendo sovrannominata la Rancorosa del Vilpendulo Blob.
Con affetto.
Sempre Vostra.
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